Inumazione: significato, storia, definizione

funerèl inumazione

Nella storia e nelle tradizioni legate al lutto e alla morte ci sono diversi modi per organizzare le spoglie di un defunto. Sicuramente tra i più antichi c’è l’inumazione.

Cosa significa inumazione

L’inumazione è la sepoltura di un cadavere all’interno di una fossa scavata nella terreno. Il termine deriva dal verbo latino inhumare, seppellire all’interno della terra (humus col prefisso in-). È una delle forme più diffuse di sepoltura al pari della tumulazione (quando la bara viene murata all’interno di un loculo) e della cremazione (quando la salma viene ridotta in ceneri conservate poi all’interno di un urna).

Storia e tradizione

È forse la pratica più antica, infatti è diffusa dai tempi del Paleolitico. Ovviamente in origine i cadaveri venivano sepolti senza bara o sarcofago, ma sin dal passato più remoto questi venivano accompagnati dagli oggetti più importanti e significativi che avevano utilizzato in vita, elementi preziosi per riconoscere lo stato e il ruolo sociale del defunto.

Nei secoli questa pratica si è evoluta e dare la giusta sepoltura ai morti è rimasto sempre un obbligo fondamentale di ogni società. Basta pensare agli antichi greci secondo i quali se il cadavere di una persona non veniva sepolto, il suo spirito era costretto a vagare in un limbo fuori dall’Ade.

Nella storia recente, non possiamo non citare l’editto di Saint Cloud voluto da Napoleone ed emanato il 12 giugno 1804. La norma era un’importante summa di tutte le varie leggi già presenti riguardo la sepoltura e imponeva che questa avvenisse fuori dalle mura delle città. Sanciva inoltre che tutte le lapidi dovessero essere uguali e senza decorazioni sfarzose. L’editto rispondeva a due esigenze: da un lato i valori di uguaglianza portati dalla Rivoluzione Francese, dall’altro le questioni legate alla sicurezza igienico-sanitaria in quanto era pericoloso seppellire i cadaveri nei pressi delle case.

Campi di inumazione

Le inumazioni avvengono nei cosiddetti campi di inumazione e cioè quelle zone di un cimitero dedicate alla sepoltura a terra.  

Oggi il cadavere viene riposto all’interno di una bara (senza contro-cassa in zinco) e interrato, per un periodo di almeno 10 anni al termine del quale dovrà esser esumato, in uno scavo che ha dimensioni minime di 80 cm di larghezza e 220 cm di lunghezza, mentre la profondità minima è di 200 cm. Solo nel caso in cui sia previsto dal regolamento della polizia mortuaria o su disposizione del Sindaco e sempre solo dopo il nulla-osta dell’ASL competente, la profondità può essere ridotta a 150 cm. Inoltre, le fosse devono essere a distanza l’una dall’altra di minimo 30 cm per lato. 

Forse non tutti sono a conoscenza del fatto questa pratica può avvenire anche in un giardino privato, previa autorizzazione del Sindaco e della ASL competente per territorio. Ovviamente, nel caso in cui si decidesse di seppellire il defunto in un terreno privato bisogna tenere in considerazione la possibilità che questo possa essere venduto o cambi proprietà, il che rende la soluzione non ottimale.

Per l’inumazione di defunti che non sono deceduti a Bologna e che in vita risiedevano in un altro Comune è necessario ottenere la preventiva autorizzazione.

La sepoltura in campo comune non comporta il pagamento di tariffe, se non quelle previste per le operazioni cimiteriali. Il periodo di inumazione è di 10 anni, dopo del quale, su decisione dell’Amministrazione comunale, le salme possono essere esumate e i resti destinati ad altre sepolture.  Prima di tale periodo le salme non possono essere esumate, se non su disposizione dell’Autorità giudiziaria o del Sindaco.

Una volta individuato il cimitero la scelta non è libera, ma si segue un ordine definito dal Comune. Solo nel caso delle ceneri, è possibile individuare un luogo di sepoltura in prossimità della sepoltura di familiari del defunto.

Per maggiori informazioni in provincia di Bologna o di Modena contattaci alla mail info@funerel.it.